«Un sasso gettato in uno stagno suscita onde
concentriche che si allargano sulla superficie,
coinvolgendo nel loro moto, a distanze diverse,
con diversi ef etti, la ninfea e la canna, la
barchetta di carta e il galleggiante del pescatore.
Oggetti che se ne stavano ciascuno per conto
proprio, nella sua pace o nel suo sonno, sono
come richiamati in vita, obbligati a reagire, a
entrare in rapporto tra loro»
Gianni Rodari, Grammatica della fantasia (1973)
L’attitudine, la pratica e la cultura della lettura costituiscono modalità fondamentali per una vera e profonda conoscenza del mondo e di noi stessi.
Attraverso la lettura veniamo in contatto con idee ed esperienze elaborate dagli altri e siamo stimolati a sviluppare il nostro pensiero. Fin dall’infanzia l’ascolto della parola e la lettura (senza trascurare le altre vie della conoscenza attraverso i sensi) costituiscono veicoli imprescindibili per l’esplorazione del mondo e per l’apprendimento costante e attivo.
Gianni Rodari sottolinea come, già a partire dall’età della scuola, “l’incontro decisivo” con i libri deve avvenire “in una situazione creativa, dove conta la vita e non l’esercizio”, per far “sorgere quel gusto della lettura col quale non si nasce perché non è un istinto”. Quando invece questo non avviene “potrà nascere la tecnica nella lettura, ma non il gusto. I ragazzi sapranno leggere, ma leggeranno solo se obbligati”.1
La lettura, la conoscenza, la parola, il gusto ed il piacere di accostarsi alla lettura, diventano quindi, sin dalla giovane età, il carburante di una comunità di persone protagoniste del tempo e dello spazio.
Per questo motivo in una comunità una cultura diffusa della lettura ha un valore positivo e strategico, perché rafforza tanto la capacità individuale quanto quella della comunità di affrontare con il sapere necessario le questioni poste dall’esistenza individuale e sociale, presenti e future.
La pratica della lettura consapevole costituisce un approccio fondamentale alla vita civile e la più ampia e costante diffusione di tale pratica è di beneficio ad ogni cittadina e cittadino e alla comunità civile tutta.
«Perché c’è un’idea conduttrice sinceramente o insinceramente comune a tutti: l’idea cioè che il male peggiore del mondo sia la povertà e che quindi la cultura delle classi povere deve essere sostituita con la cultura della classe dominante».2
La lettura è una opportunità per ciascun membro della comunità di vivere consapevolmente la storia, e quindi di esserne partecipe.
Considerata la consolidata e riconosciuta vocazione della Città di Palermo nella cultura del libro e della lettura – nel passato come nel presente – la comunità palermitana può certamente proporsi come un vero e proprio centro di promozione, visto il ricchissimo patrimonio storico e attuale di beni, istituzioni ed iniziative per la lettura, che, tuttavia, necessitano della creazione di un sistema e di forme più efficaci di coordinamento dell’esistente e di sviluppo innovativo.
È un lavoro di comunità.
Facile? Danilo Dolci ci ha insegnato che «quanto è difficile non è impossibile».3
Per realizzare un percorso attivo e costante per la diffusione della cultura della lettura nella città di Palermo, proponiamo un impegno civile che coinvolga ogni componente della comunità: dai singoli cittadini alle organizzazioni di ogni settore della vita sociale, economica e culturale; dalle istituzioni private, pubbliche e religiose alle scuole e all’Università.
L’impegno civile a:
− intensificare l’azione verso il riconoscimento e la pratica della lettura come approccio fondamentale per la formazione e la crescita delle persone e della comunità, e a curarne la consapevolezza;
− sostenere attivamente le buone pratiche che rafforzino e aumentino le occasioni della pratica della lettura in assetto individuale e di gruppo, in modalità formale e informale;
− promuovere modalità di lettura attenta e non superficiale e affrettata, con la pratica e l’esempio;
− partecipare alla realizzazione di iniziative pubbliche che promuovano la pratica attiva della lettura;
− stimolare e supportare percorsi che possano consolidare e rendere sistematica la promozione e la diffusione permanente della cultura della lettura, anche a livello istituzionale.
L’adesione a questo impegno è aperta a tutti coloro che ne condividano lo spirito e le finalità e che intendano dichiarare apertamente la propria volontà di renderlo concreto.
Da quando? Adesso.
Come? Insieme.
Palermo, febbraio 2022
Polis. Appunti pro comunità
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1 Gianni Rodari, Grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di inventare storie, Einaudi, 1973
2 Pier Paolo Pasolini, Lettere Luterane, Garzanti, pg. 588
3 Danilo Dolci, Bozza di manifesto “Dal trasmettere al comunicare” (giunta oggi alla sesta edizione,
contenuta nel libro “Comunicare, legge della vita”). Centro Sviluppo Creativo Danilo Dolci:
danilodolci.org/bozzadimanifesto
Creeremo interconnessioni attraverso le quali condividere iniziative, progetti, proposte e dibattiti a favore della diffusione del libro.